PAURA E AMORE – Seconda parte

Seconda parte

Questo post è strettamente legato al precedente, parla sempre dell’amore come antidoto alla paura, ma c’è un ma che fa un’enorme differenza. Le paure di cui ti ho parlato la volta scorsa sono conclamate, riconosciute socialmente e riconoscibili emotivamente: la paura dell’altezza, di volare, dei luoghi troppo chiusi o troppo aperti e chi più ne ha, più ne metta. Al contrario, le paure che sono al centro di questo post sono difficilmente riconosciute e riconoscibili, misteriose e un po’ infide. Perché la mente le nasconde così accuratamente che è spesso arduo portarle alla luce. Ma, come sempre, non impossibile. Come al solito ti racconto una storia che spiega al meglio quello di cui sto parlando.

Una delle donne con le quali lavoro, e che chiameremo M, ha due talenti naturali e dopo varie e svariate vicissitudini personali e professionali, ha avuto l’idea di usarli entrambi in un nuovo lavoro. Una di queste due cose era precedentemente un business creativo che le aveva dato molte soddisfazioni a livello umano ma non economico, l’altra era una passione che coltivava da sempre ma soltanto come piacevole attività casalinga. La nuova attività, benché M la svolga molto bene, con amore, passione e serietà, ha avuto la stessa sorte della prima: grande soddisfazioni personali e umane ma niente successo vero e scarsi guadagni.

Dopo diverse sessioni durante le quali lei si è sfogata, ha pianto, mi ha detto mollo tutto e basta, dopo scavi su scavi è venuto fuori che M non aveva successo, che, come dice lei, non era ancora ricca e famosa, perché aveva paura di diventarlo. Sì, aveva un sacro terrore di avere fama, successo e soldi. Naturalmente prima di capirlo abbiamo lavorato tanto e quando questa verità è saltata fuori, M era davvero turbata. Perché? Mi ha chiesto. Dimmelo tu, le ho risposto. Dopo tanto altro lavoro, M ha tirato fuori dalla parte più profonda di se stessa che il pensiero di diventare ricca e famosa, la faceva sentire in colpa. Ma non solo, temeva di rimanere sola, isolata, bandita dalla sua famiglia e dai suoi amici.

M, come tantissime persone, aveva due timori che sono uno l’opposto dell’altro: la paura di non raggiungere mai il successo e la paura di ottenerlo. Il che la faceva rimanere spesso e volentieri al palo, oppure le faceva fare tre passi avanti e due indietro. Con M ho quindi dovuto lavorare sulla convinzione erratissima (ricordati che la mente mente di continuo) che diventare ricca e famosa, e magari andare in giro, in Italia o all’estero, a promuovere o a svolgere la sua attività, l’avrebbe resa ingrata nei confronti di tutti coloro che l’hanno sostenuta nei momenti difficili. Che li avrebbe abbandonati fisicamente e che quindi sarebbe stata egoista e irriconoscente.

In più, era certa che fama, fortuna e soldi l’avrebbero trasformata in una persona diversa, con frequentazioni diverse e che di conseguenza i suoi amici e parenti non l’avrebbero più riconosciuta come facente parte del loro entourage sociale e l’avrebbero rifiutata e abbandonata. Partendo dal presupposto che la maggior parte delle persone pensano che chi nasce tondo non può morire quadrato, il discorso di M non fa una piega, anzi è socialmente accettato e supportato. Solo che non è vero che se la tua vita cambia del tutto e in meglio, da tondo devi necessariamente diventare quadrato. Puoi rimanere tondo, continuare ad avere a che fare con persone tonde e frequantare, per mille motivi, anche persone quadrate, rettangolari o triangolari. Senza sensi di colpa, abbandoni e trasformazioni radicali e dolorose. Credo che questo esempio abbia reso bene quello che intendevo spiegarti.

Per concludere, non avere paura di essere felice e di avere successo e se ce l’hai usa l’antidoto: l’amore. Verso te stessa, verso il tuo lavoro, le tue passioni, i tuoi talenti e sì, la tua famiglia e i tuoi amici. Se tu sarai veramente felice, lo saranno anche loro. E no, non ti abbandoneranno e non li abbandonerai. Questa è una convinzione sbagliata della mente che, da un lato, vuole proteggerti ma dall’altro rallenta il tuo cammino e la tua crescita, perché è più comodo e meno faticoso rimanere nella medocrità. Ci sono meno rischi e meno problemi.

Ma come ho detto prima la mente mente. Quindi, non darle retta e buttati, fai fisicamente il primo passo verso il successo, la fama e il denaro e qualsiasi altra cosa che desideri. Verso la tua felicità, qualunque essa sia.

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